Per non sbagliare l’apparecchiatura stavolta abbiamo fatto fare i conti a Peppe che, ricominciando da capo per la terza volta, ha preso carta e penna mettendo nero su bianco i nomi dei partecipanti, approvata e controfirmata la lista è stata consegnata al notaio e depositata in cancelleria, peccato che messi a tavola … mancavano 2 posti – può essere che non si sia contato per sé -. Poco male perché la Valletta è anche spirito di adattamento: Bernardo si è stretto a Enio, tutte e due le file si sono compattate e in quattro e quattr’otto abbiamo dato fondo a tutte le specialità del menù. Non poteva mancare la torta con le 20 candeline spente dalla più giovane della compagnia, Sofia; visti i reclami di Silvio il rituale è stato replicato con la seconda torta provvista anche lei di candelina.
Fidandoci delle previsioni che davano tempaccio per domenica, ci siamo anticipati a sabato per piantare il susino comprato da Ivana per la ricorrenza, Angela ha avuto la stessa idea ma il suo melo non è ancora arrivato, è arrivato invece un magnifico rododendro donato da Franca e Bernardo che oggi fa bella mostra di sé davanti alla casa. Approfittando della insolita presenza di Andrea Peppe e Giovanni hanno dato fondo al repertorio canoro per tutto il pomeriggio, mentre gli appassionati giocatori di carte si sono sfidati con i soliti coloriti commenti con cui hanno coperto perfino la confusione del complesso, Riccardo si era portato il libro facendo conto di riuscire a studiare un poco per l’imminente esame … ma pioveva e non poteva proprio andare in macchina a prenderlo. Sempre la pioggia ha impedito la consueta passeggiata digestiva ma diversi di noi hanno fatto una capatina a casa per un saluto ai rispettivi genitori.