Benvenute donzellette
Fin quassù sulla montagna
Che tra canti e barzellette
Si sta bene … che cuccagna !!!
Vi facciamo un brindisino
Con antipastini caldi
Sorseggiando un prosecchino
Con ‘sti bei giovani baldi
E ci scordiam la verità
Qualche acciacco od un malanno
Segno della nostra età
Che già conta qualche anno
Questa sera si fa festa
Non dovete pensar a nulla
Né al lavoro o quel che resta
Né ai nipoti ancora in culla
Vi si vuole coccolare
Siate sole o maritate
Vi vogliamo un po’ viziare
Perché voi lo meritate
Quindi a tavola sedete
Un menù un po’ saltellante
Con pazienza gusterete
Tanti auguri a tutte quante
Ma qual è il piatto d’entrata
Chiede l’una all’altra amica
E la prossima porta
Non la conosciamo mica
Eh ! si sa … un brodino “accosta”
Che l’età non è più quella
Sembra fatto proprio apposta
Con un po’ di stracciatella
Già è passato Sant’Ummé (sant’Umberto)
E si allunga la giornata
Vi si offre un consommé
Per aprir ben la serata
Ecco i primi finalmente
Un gran TRIS bello robusto
Che ritempra corpo e mente
Da mangiarsi con gran gusto
Dell’Italia il tricolore
Questi piatti son guarniti
Tanto per scaldare il cuore
E soddisfare gli appetiti
Lo gnocchetto fatto al pesto
Ed i pici con l’agliata
Il raviolo in salvia lesso
Per una gran bella abbuffata
E che dire del secondo
Con l’odor caldo d’arrosto
Che si espande per il mondo
E ci inchioda al proprio posto ?
Dai su non pensiam a dieta
Oggi non è proprio la data
Aggiungiam spinaci o bieta
Al contorno di patata
E le ricche libagioni
Giù versate a profusione
Adatte a tutte le stagioni
Fan salir la confusione
Quasi a fine di serata
Un dessert eccezionale
Una calda cioccolata
Con la panna da spruzzare
O le fragole al limone
Da guarnire con gelato
Per le femmine assai buone
E gustose pel palato
Per concludere ogni cosa
Purché poi la festa duri
Ecco la torta “MIMOSA”
Unita ai nostri cari “AUGURI” !!!
TU HAI LE CHIAVI DEL MIO CUORE … APRILO … SCOPRIRAI CHE PULSA PER TE
FINCHE’ RIUSCIRO ‘ A DIRE “VIVO PER LEI” SAPRO’ DI ESISTERE AUGURI DONNA
festa della donna
Nonostante gli anni che passano, i nostri “ragazzi” sono sempre i “Boys” e noi rimaniamo sempre le “girls” perché la cura e dedizione con cui ci festeggiano è la stessa di sempre. Pochi minuti dopo le venti tutto era pronto per accoglierci: tavola apparecchiata con gusto, dovizia di spazio e magnifico cesto fiorito al centro, aperitivo e antipasti con dedica in rima. Accomodate spalle al muro (mentre i boys hanno occupato le postazioni di servizio) ci siamo fatte servire antipasti caldi e non, tris di primi, arrosto patate e verdure, fragole con gelato e per finire la classica torta mimosa.
Ogni portata, deliziosa, è stata preceduta da apposito carme di presentazione – il tutto coronato dal romantico (una volta tanto) striscione finale, presentato all’arivescio (cioè prima la coda e poi la testa) ma apprezzatissimo lo stesso, tanto cambiando l’ordine degli addendi la somma rimane invariata. Veramente non solo noi girl ci siamo fatte servire di tutto punto, anche qualche infiltrato si è spacciato per donna e se ne è rimasto incollato alla seggiola fino al caffè.
Come sempre la proposta di un bis è caduta nel vuoto ma anche quella rientra nella prassi dei ruoli. Grazie soprattutto al motore della festa, Elvio, ma anche a tutti gli altri che volentieri gli “stanno dietro”.