In questo periodo di quarantena Giovanni ha sfoderato tutte le sue capacità (informatiche e non) ed ha arricchito il sito della Valletta non solo con i brani musicali (Io resto a casa) ma arricchendo la collezione dei video (Video) dei viaggi fatti in gruppo a partire dal lontano 1993, altro “amarcord” che ci ha emozionato e fatto rimpiangere un po’ i tempi passati ancora di più perché sicuramente quest’anno le cose andranno diversamente. Solo nel famoso anno 2012 Peppe, Angela e Silvio hanno partecipato alla gita sociale ma i video accompagnano quotidianamente Silvio mentre fa il tapis roulant.
Ivana ha cucinato, pulito a fondo la casa, pulito a fondo il giardino, cucinato, ripulito a fondo la casa, ripulito a fondo il giardino, etc.etc. e fatto qualche lacrima al telefono con Valerio ed Arianna che la reclamano a gran voce.
Anche Letizia ha giocato la carta della cucina, delle pulizie e della cura all’orto e fa passare un po’ di tempo a Duccio giocando con lui a Monopoli tramite skype; Irene le manda video in cui la chiama accoratamente impugnando un’agendina come fosse il cellulare. Avrebbe desiderato dare il suo contributo alle produzioni musicali ma non è stato possibile a causa di problemi tecnici. Luciano inforca la bici ma solo per brevi giretti nel giardino di casa, ci sarebbero anche i cani da governare ma, ligio alle direttive, ci va solo se costretto.
Emanuela cuce mascherine a tutta randa, con altri pellettieri del paese hanno rifornito la USL Toscana Sud est di questi preziosi presidi anticovid. Nemmeno lei è esente da cucina e giardino ma senza sementi e senza qualcuno che l’abbia zappato non ci si può nemmeno dedicare come vorrebbe. Fermato l’impegno con l’infanzia le resta solo quello di dama di compagnia/ascolto con la madre.
Per Enio la quarantena ha cambiato di poco la routine giornaliera dato che continua a stare rintanato con Andrea nello studio, anche Laika viene guardata a vista dopo la fuga che l’ha vista randagia fra Piano ed Abbadia con inseguimenti rocamboleschi e cattura finale il 12 marzo per ricondurla all’ovile. A Daniela non va tanto a genio il tour de force in cucina con la scusa del covid, ma come tutti si è rassegnata.
Mariangela non rinuncia alla passeggiata giornaliera nei dintorni di casa, fosse anche solo il giro fino alla Chiesa della Madonna (per non perdere l’abitudine alla frequenza della Chiesa e dire una preghiera, di questi tempi sempre più necessaria). Per essere più credibile in caso di fermata da parte dei carabinieri porta la mascherina d’ordinanza ma esce in pantofole; anche a lei mancano tanto i nipotini che ha intravisto solo da lontano. Moreno ogni tanto la accompagna… ma lui si mette le scarpe.
Con Maurizio e Lucia ci vediamo con skype, vuoi la pensione, vuoi il covid 19, vuoi l’acqua, vuoi il caffè, … bosco, cantina, casa non sono mai stati più curati di così; tutti i membri della loro famiglia, ognuno da casa propria, provano nuove ricette e le whatsappano a testimonianza dei risultati ottenuti. Lucia ha attrezzata una parete con la lavagna al posto di un quadro e svolge da lì le sue lezioni giornaliere.
Per quanto riguarda noi il giardino è una grande risorsa (nessuna cura … solo “usufrutto”) ma ora che piove Silvio ha reclamato il suo giretto in macchina. A parte la frequenza al Laboratorio, sospesa come per gli alunni la scuola, la giornata sua e mia è scandita come prima dal programma giornaliero, le solite faccende, qualche lavoretto manuale in più, e come tutti qualche impegno in più in cucina. Peppe ha la batteria, il tapis roulant, un’infinità di dibattiti sul covid da seguire sul cellulare e la TV, qualche film ma anche l’impegno della spesa e delle pulizie.
Le giornate di quarantena scorrono strane anche per chi continua ad andare al lavoro come Elvio, lui cerca di sbrigare più lavoro possibile in modo da poter andare a spupazzarsi un poco il nipotino nuovo di zecca (6 marzo u.s.), non appena sarà di nuovo possibile spostarsi e viaggiare.
Tutti abbiamo imparato ad usare meglio i mezzi tecnologici a nostra disposizione, per fortuna, in questo assurdo periodo che ci servono a tenere i contatti altrimenti preclusi.
Speriamo solo di poter sperimentare presto le nuove abitudini che saranno necessarie per passare ad altre fasi di questa emergenza.