La Valletta è un gruppo di amici
Diversi tra noi sono amici di infanzia, di scuola, di adolescenza e ancora lo sono nella così detta “vita adulta“. In allegra compagnia scherziamo sui reciproci pregi e difetti: li mescoliamo e invertiamo per dare ad ognuno una sua peculiare caratteristica che lo fa diventare unico nel gruppo.
Abbiamo fatto in modo che anche i nostri figli fossero amici di infanzia: sono cresciuti insieme dividendo giochi ed esperienze con un bagaglio comune che, speriamo, sarà sempre per loro un punto di incontro e dialogo.
01 maggio 2020
La Valletta compie quest’anno 24 anni, il nostro primo “chi siamo” risale quindi al 1996, il secondo al 2006, il terzo al 2016 ma a questo punto sono tutti un po’ datati. Per qualcuno l’aggiornamento consiste – ohimè – in impietose foto degli ultimi capelli bianchi, (o degli ultimi capelli … rimasti!), dei chili acquistati, delle rughe rivelatrici; altri rimangono immortalati e legati ai periodi in cui hanno condiviso con noi una parte di percorso e quindi fanno parte della nostra storia.
Quanto alla fotografia del “chi siamo adesso” vi rimandiamo all’archivio diario 2020 e al prossimo aggiornamento previsto per il 2026
Giovanni
da Fermo. Chitarrista di grande spessore, emulo dei Beatles e di Eric Clapton, secondo solo al grande Jimmy, convinto trascinatore della Band. Oltre alle sue capacita’ elettrotecniche, responsabile manutenzione lampadine, flipper nonche’ biliardo, spesso si adopra per altri lavori anche materiali quali accensione del bruciatore a legna ( ad eccezione dell’ultima carica, appannaggio di Egnio).
Giovanni (…10 anni dopo)
In controtendenza rispetto al resto del gruppo per quanto riguarda l’aspetto fisico: è addirittura dimagrito!!! Avendo rottamato il flipper (suo appannaggio per la manutenzione e riparazione) gli è toccato provvedere anche “all’ultima carica” del bruciatore a legna che Egnio ben volentieri gli ha delegato. Continua ad essere il trascinatore della Band, scarica quintalate di spartiti proponendo e provando con passione i nuovi pezzi del repertorio, adattandoli perfino alle varie esigenze di cantori e musicisti per finire col cantare i soli brani in inglese. Accensione e carica del bruciatore sono rimaste di sua esclusiva competenza, e lo fa con tale garbo che in sua assenza non c’è un cane che si ricordi di non lasciarci all’addiaccio. Cassiere ormai con contratto a tempo indeterminato, sia sul territorio nazionale che all’estero.
Giovanni (…20 anni dopo)
Nei secoli fedele, più della Benemerita, continua a dimagrire, a scaricare e proporre nuovi spartiti per la Band, a decespugliare da solo lo spazio intorno alla casa, a farci trovare la casa calda anche per gli estemporanei appuntamenti fuori agenda che la Valletta Sound rimedia per manifestazioni ed occasioni varie. Ormai pensionato è destinato comunque a restare in attività perché immediatamente reclutato da Pro-Loco, Biblioteca e associazioni volontarie che ben volentieri lo “adoprano” grazie alla sua proverbiale, taciturna disponibilità. I suoi modi hanno conquistato anche la nipotina che lo apostrofa “nonnino”.
Peppe
Il pezzo grosso della Valletta. Batterista della Band si adopera anche in altre opere quali addetto alla cantina e al forno. Famose le sue cotture di arrosti, baccala’ e….pizze. Tifosissimo viola e’ esonerato da qualsiasi compito quando gioca la Fiorentina. Eccolo intento a sfornare la pizza “Valletta” ( mozzarella e porcini).
Peppe (…10 anni dopo)
Il sempre più “pezzo grosso” della Valletta. Batterista ormai sopraffino, dato che dedica mediamente 2-3 ore al giorno ad esercizi di perfezionamento; le battute rimangono la sua specialità (sia musicali che di spirito). Addetto suo malgrado al forno sempre che sia avvisato per tempo, non ci sia una qualche partita di calcio da vedere, non sia il primo a dover arrivare alla Valletta, qualcuno pulisca il forno, ci siano gli accendini giusti, le teglie non siano né troppo leggere, né troppo erte, né troppo piene, né troppo vuote ecc., ecc., comunque, lasciandolo borbottare quanto vuole, sforna arrosti perfetti. Nonostante le, ohimè, alterne vicende dei Viola, è ancora nel novero dei tifosi, e ancora di più accanito anti iuventino.
Peppe (…20 anni dopo)
Ancora abbastanza colore sui capelli sempre più radi, mantiene il solito spiritaccio toscano che inventa battute su qualunque argomento; se c’è un cruccio, oltre ohimè alle vicende Viola, (aggravate dai successi bianconeri), è che la Band non si impegna quanto lui vorrebbe nello studio e preparazione dei brani. Trova conforto e appoggio solo in Giovanni, con cui imbastisce chilometriche discussioni sulle battute in battere o in levare, sugli ingressi posticipati o anticipati e sulla melodia degli “assolo” che quasi mai lo convincono. Non tutto il male vien per nuocere perché dai loro battibecchi nascono le versioni definitive dei pezzi che il resto del complesso si trova già sminestrato e pronto per gli ultimi ritocchi.
Elvio
spirito nobile di grande generosita’, poeta e intellettuale del gruppo, voce solista della Band (fosse ‘na volta che entra a tempo!!) e chef indiscusso nel’oramai tradizionale ricorrenza dell’8 Marzo. Organizza lo squadrone degli uomini negli adempimenti culinari, sua la famosa frase “regazzi stetemi dietro”. Appassionatissimo giocatore di carte, eccelle nella briscola e tressette. Presentatore e organizzatore dei giochi per bambini e nei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno.
Elvio (…10 anni dopo)
Cavaliere sempre di grande generosità, senza macchia e senza paura, non lo ferma neppure il monito delle recenti stampelle, ormai lui e il cavallo sono una cosa sola. Poeta ufficiale della Valletta fintanto che Peppe si tiene alla larga dalle sue rime. Voce solista della Band continua a non entrare… e a non arrivare a tempo, noi comunque alle 8 chi c’è, cè, se magna. Cominciando forse ad accusare i primi sintomi della vecchiaia, non è riuscito ad organizzare lo squadrone degli uomini per la festa delle donne dell’ultimo 8 marzo. Essendo rimasto un solo bambino alla Valletta, l’organizzazione dei giochi è rimandata ad occasioni speciali, si è comunque consolato promuovendo il “pig-day” ovvero “la festa del maiale” (vedi archivio anno 2005 e 2006).
Elvio (…20 anni dopo)
Talmente abituato a fare il solista, salvo l’aggiunta di qualche controcanto, per la festa della donna ha composto l’affettuoso madrigale, organizzato il puzzle-striscione, stabilito il menù e fatto la spesa suscitando l’ira funesta del pelìde Achille (leggi Peppe)per il quale le bavette con le vongole, anziché gli spaghetti di una certa marca e dimensione sono un peccato mortale che merita l’allontanamento sdegnoso con i detti (spaghetti) sotto braccio alla volta della casa dove saranno abbinati con i dovuti crismi e consumati in religiosa solitudine. Rimasto cavaliere nell’animo anche se il cavallo di proprietà è ormai un ricordo; non appena se ne presenta l’occasione, frequentare i maneggi dei dintorni è un’abitudine irrinunciabile. Il candido e sempre indisciplinato capello ben si intona con la funzione di nonno che ogni tanto gli compete.
Enio
Spirito critico della comunita’, pronto a frenare i facili entusiasmi nelle varie scelte della Valletta. Grande giocatore di biliardo, ottima forchetta, valido antagonista di Elvio nelle partite di briscola. Direttore dei lavori specializzato nel rinforzo dei solai e nella messa in opera della “molla” apri e chiudi della porta (quasi demolita dell’ingresso alla sala pranzo!!). Zitto zitto trova i funghi. Specializzato nella potatura dei lamponi e delle piante. Non tutti i “calcoli” gli riescono bene (vedi quelli renali).
Enio (…10 anni dopo)
Si è ulteriormente specializzato nel frenare i facili entusiasmi nelle varie scelte della Valletta, o meglio ancora non rinuncerebbe per niente al mondo al piacere unico di essere “solo contro tutti” difendendo strenuamente i suoi punti di vista con voce tonante, in duello con l’altrettanto tonante Peppe, contornato da fulmini e saette delle polemiche che inevitabilmente riesce a scatenare, e lì nell’occhio del ciclone trova la sua pace e soddisfazione. I calcoli (renali) non gli riescono bene neppure a 10 anni di distanza e insieme a funghi, rose e lamponi, prosperano grazie alle sue cure.
Enio (…20 anni dopo)
Dai e dai ha dovuto risolvere giocoforza i suoi calcoli in maniera radicale, e nel corso di questi ultimi 10 anni ha dovuto fare anche una serie di altri conti con temi e problemi correlati. Dall’alto dei suoi settanta è nonno della Valletta, per elezione e per anzianità, ma per ora non prevede l’arrivo di nipoti. Il tavolo apparecchiato costituisce una tentazione a cui raramente resiste e le diete salutiste e privatiste (nel senso che lo privano di tutte le cose di cui è veramente ghiotto) non gli hanno tolto lo scettro di buona forchetta ma in compenso gli mantengono un fisico asciutto da giovanotto. Le sue discussioni con Peppe sulla Fiorentina, per cui entrambi tifano, non sono accese ma addirittura esplosive e impediscono qualunque tipo di conversazione a tavola finché non esauriscono naturalmente la loro virulenza.
Luciano
il David Crocket della Valletta riempie il congelatore ogni anno di : cinghiale,capriolo, lepre e fagiani (quando li chiappa!!!) Grande elemento di compagnia, controcanto della Band (piu’ contro che canto), pignolo per vocazione, va matto per il pollo lesso e pure’. Abbina alla passione dei cavalli quella del collezionista degli attrezzi fai da te, li possiede quasi tutti ma non li adopera mai. Quando effettua lavori si affida a specialisti del settore.
Luciano (…10 anni dopo)
Come dà soddisfazione in cucina lui, non c’è nessuno: qualunque piatto trova il suo gradimento, non c’è novità che lui non assaggi (proprio non ne assaggia nemmeno una), conciliante con ogni tipo di menù fosse anche quello da lui nomato “dell’Ospedale” (n.d.r. pollo lesso, purè e mele cotte); famosi i suoi “fagioli con che?” perché per chi ancora non lo sapesse, i fagioli sono un contorno, vanno perciò accompagnati ad un qualsiasi secondo. Grazie a lui, e alla sua sempre più fornita collezione di attrezzi, vengono effettuati i lavori di manutenzione straordinaria affidati agli specialisti con cui tiene i contatti. Insiste ad andare a cavallo ma con prudenza, memore di un poco felice capitombolo.
Luciano (…20 anni dopo)
Altra eminenza grigia della Valletta, tamburello della Band che se anche si esercita con passione, arrivato al dunque si rende irreperibile o si nega alla performance. Il pane secco di tutta la compagnia non basta a sostentare i cani da caccia di cui si è accollato il mantenimento. Nonostante anche lui sia diventato nonno non si è riconciliato con il pomodoro e tanto meno con il menù dell’Ospedale ma ogni tanto riesce a gradire i tortellini in brodo. Si ricorre sempre alle sue conoscenze per la manutenzioni ordinaria e straordinaria ma la sua vera specialità è diventato il pisolino pomeridiano a tu per tu con il nipotino Duccio.
Moreno (… 10 anni dopo)
Pescacciatore affezionato condivide con Luciano e Enio la passione per la caccia e con i pesci la passione per il silenzio, compagno di fumate (rigorosamente all’aria aperta qualunque sia la stagione) di Enio, sempre disponibile per il rimessaggio delle legna. Con grande disappunto di Mariangela non memorizza fisionomie e avvenimenti tanto che impiega più tempo per spiegargli di chi sta parlando piuttosto che per raccontargli cosa è successo.
Moreno (…20 anni dopo)
Nonostante la pensione la pesca rimane un miraggio lontano e la caccia è diventata cercare un posto tranquillo per consumare la colazione, respirare all’aria aperta e portare a spasso il fucile. Ha un futuro da badante avendo acquisito una certa esperienza per una fascia di età che spazia dai due ai novant’anni ma quando è con le due nipotine sprizza un’energia inaspettata e fino ad oggi sconosciuta. Sempre pronto per dare una mano negli ormai rari lavoretti che gli uomini della Valletta sono disposti a portare avanti è anche un valido compagno di briscola; non rinuncia ancora ad una sigaretta dopo cena.
Letizia
poliglotta rappresentante ufficiale della Valletta all’estero. Grande spirito di iniziativa collabora fattivamente a tutte le iniziative anche quelle a scopo umanitario. Tastierista, divide con Angela la presenza alla pianola. Valida mano in cucina, famose sono le sue crostate e lo strudel di frutta. Carattere educato a suo agio in tutte le situazioni, sorriso rassicurante e contagioso.
Letizia (…10 anni dopo)
Ormai genovese per vocazione-coatta e soggetta a continui spostamenti lavorativi: non passa settimana senza una qualsiasi trasferta, puntuale però all’appuntamento con la Valletta che fornisce settimanalmente di frutta e verdura (quando arriva in tempo). Per ora continua a barcamenarsi tra gli innumerevoli impegni, comincerà a preoccuparsi quando porterà le relazioni alla Valletta e la frutta e verdura in giro per l’Italia. Specialista nel conciliare l’inconciliabile e fattiva in tutte le iniziative proposte. Ancora pianolista della Band a mezzo con Angela..
Letizia (…20 anni dopo)
Potrebbe essere che proprio nel ventennale diventa stanziale, deposita armi e bagagli e si dedica a tempo pieno alla famiglia, al nipote Duccio, alle iniziative benefiche, a quelle culturali, al territorio, alla faglia … e chi più ne ha più ne metta; magari per fare contento Peppe mette anche gli spartiti della Band negli impegni a cui dedicare più tempo. Frutta e verdura sono sempre suo appannaggio con le opportune varianti delle preferenze e prescrizioni individuali, quando è stagione non ci fa mai mancare gli agretti diventati allegretti per Dany Dany. Vieppiù conciliante il suo sorriso non ha perso lo smalto di sempre e continua ad essere rassicurante e contagioso.
Ivana
Brillante, spumeggiante, mette allegria a tutti; ottima cuoca, i piatti piu’ validi sono le olive all’Ascolana e gli arrosti. Famose in tutto il mondo le sue torte, in particolare quella al cocco e nutella, anche se a volte un po’ zepposa!!. Collabora attivamente al lavoro quotidiano, maniaca della pulizia, possiede tutti i prodotti spray e nebulizzanti di tutte le Marche (dato che viene dalla famosa Amandola) e di tutte le qualita’. Dal vetro al pavimento per lei non esiste ostacolo, i microbi e la polvere sono avvertiti!!!! Raffinata nelle scelte e paziente con tutti.
Ivana (… 10 anni dopo)
Si mantiene allegra, spumeggiante e iperattiva, nonostante tutto. Ha tirato a lucido tutta la Valletta dentro e fuori, in occasione del decennale, ha perfino insistito per stirare le tende da esterno prontamente scoraggiata dalle altre vallettare; è comunque riuscita, prima in dieci anni, a sistemare il sottoscala costringendo i senior vallettari ad eliminare tutto il ciarpame ivi accantonato e recuperando 2 metri quadri di posto. Sempre in materia di celebrazioni ha riproposto la famosa “tortazepposaalcoccoenutella” particolarmente apprezzata da Peppe. Per i suoi eccezionali prodotti dolciari sono state coniate apposite etichette D.O.P.G. in occasione del Natale.
Ivana (…20 anni dopo)
Neanche l’infortunio al gomito e il ginocchio ballerino riescono ad arrestare la sua allegria e la sua vitalità, aggiunge al suo repertorio culinario sempre nuove specialità che i vallettari sono ben contenti di sperimentare. Insieme al suo Giovanni sono l’anima della Valletta, i primi ad arrivare e ad approntare con disponibilità generosa per conto di tutti noi che arriviamo sempre più tardi, detto alla pianese “a pappa fatta e vino attinto”. Le prime giornate di sole di primavera la vedono invariabilmente alle prese con le foglie del piazzale che fa sparire nel giro di poche ore lasciando il suolo ordinatamente rastrellato come un giardino giapponese, il muretto spazzato e lucidato e le tenere pianticelle ripulite e stirate. La nipotina Arianna ride appena la vede e si aspetta giochi e coccole.
Daniela
detta Dany Dany, Badenga doc, non per niente cantiniera, divide con Elvio il titolo di intellettuale della compagnia, sicura nelle scelte, attiva nel preparare e sparecchiare la tavola. Rapida nel servire , sua e’ l’invenzione del lancio della frutta. In tutte le occasioni tenta di stabilire un primato da guinness (apparecchiare e sparecchiare nello stesso momento!!!). Non si riesce a tirargli fuori una sola parola di bocca: meglio due! Spirito materno nei confronti del figlio Andrea che per ora accetta di buon grado
Daniela(… 10 anni dopo)
E’ la nostra Dany Dany! Cantiniera unica dopo la defezione di Peppe, divide con Elvio il titolo di intellettuale della compagnia. Esonerata dalla spesa settimanale per inconciliabili impegni familiari, per deformazione professionale porta comunque sempre la giustificazione firmata. In cucina giriamo con tegami e stoviglie sottobraccio per evitare che, in un a/e-ccesso di rapidità ce li rimetta a posto prima di averli usati. Deve aver aderito alla battaglia animalista visto che provvede a sfamare gli eserciti di formiche della Valletta scordandosi regolarmente la pasta per il cane sul tavolo. Se tace ci preoccupiamo di brutto. Data la frequente lontananza di Andrea dovuta a motivi di studio, esercita su di noi il suo spirito materno scrutando le espressioni di ciascuno per assicurarsi che tutto vada bene. Specialista nel reinventare testi musicali famosi e nomi di località (Crikvenica è diventata Cifresca, Tucepi è diventata Tupeci e così via). Mariangela le tiene banco in questa sua mania.
Daniela (…20 anni dopo)
Dopo vent’anni ancora non distingue le stoviglie della Valletta da quelle eventualmente portate da casa che fa sparire rapidamente nella capace cucina costringendo i proprietari ad una vera e propria caccia al tesoro per ritrovarle. Non ha più il cane ma si scorda regolarmente qualunque vettovaglia abbia messo da parte, non si scorda però di sfumacchiare, fuori, con qualunque stagione, nonostante cerchiamo di dissuaderla in tutti i modi. Tira avanti gli impegni familiari sognando la permanenza al mare che le dovrebbe assicurare la ricarica per tutto l’anno. Visto che Enio ha la sua dieta alimentare a Dany Dany spetta il compito di informarsi sul menù del fine settimana per provvedere ad opportuni aggiustamenti o integrazioni. Non le chiedete di estendersi dopo le sei del pomeriggio perché a quell’ora lei sarebbe già pronta per stendersi. Lo scilinguagnolo è attivo come sempre, in caso contrario sono guai seri.
Angela
pranoterapeuta, con i suoi trattamenti allevia i malanni del gruppo, l’unico che tratta male e’ Peppe!!!. Bisbetica e petulante, aggressiva e pungente, assillante e ossessiva (cfr. Peppe). Pianifica il menu’ settimanale, si occupa della spesa. Intrattiene con giochi e fiabe i piu’ piccoli e realizza oggetti di ispirazione personale per abbellire l’ambiente ( mani d’oro). Precisa nell’esecuzione musicale, possiede una voce calda ed intonata, urla solo con Peppe!!!!.
Angela (… 10 anni dopo)
Non fa più la pranoterapeuta per il resto è rimasto tutto invariato. Se la guardi bene in volto non si capisce bene l’età. Siamo convinti che se si reca e vedere un film vietato ai minori, le viene richiesto il documento di identità (come già successo in viaggio di nozze…) Le sue rime alternate e baciate, rallegrano i compleanni e gli avvenimenti tutti. La sua vena di scrittrice di successo è confermata dagli articoli che animano questo sito. Insomma la classica “Ragazza dalle mani d’oro”, punto di riferimento per adulti e piccini.
Per dirla in rima:
giornalista, tastierista, chitarrista (lieve arpeggio come arpista), della spesa fa la lista, ricamista, pit…turista, ceramista, visagista, donna siffatta mai si è vista, e quando saluta dice: “Asta la vista”……con affetto i tuoi …BOYS…(ciao … bella gioia…!)
Angela (…20 anni dopo)
Non rinuncia a redarguire Peppe per la sua scarsa vena di conciliazione e disponibilità rispettivamente su ogni argomento e su ogni attività che non sia quella musicale. Peppe a sua volta non perde occasione per reclamare un maggiore impegno per la tastiera a scapito di tutti i lavoretti manuali con i quali tiene occupate mani e mente e che meglio si conciliano con l’attività più laboriosa: seguire Silvio. Per quanto scarsa cuciniera concorda con Ivana il menù settimanale e lo diffonde agli interessati. Ha una vera passione per il cellulare: modello antiquato, se lo accende se lo scorda a casa, se lo porta dietro è spesso scarico o spento, comunque rintracciabile a casa salvo “l’ora d’aria” per portare Silvio a fare un giretto in macchina. Con le rime dei compleanni e le cronache lascia una traccia per futura memoria.
Emanuela
Molto attiva ma taciturna, brava in cucina e sperimentatrice di ottimi dolci, anche perche’ sono l’unica cosa che mangia. Accanita giocatrice di carte, la puoi trovare intenta alla partita con la sigaretta penzoloni. Ottima compagna di giochi nei tornei di fine d’anno spazia dal bigliardino al biliardo, freccette e capanna.
Emanuela (… 10 anni dopo)
Non la trovi più con la sigaretta a penzoloni, ma è sempre amante dei dolci. Non fa in tempo ad arrivare che qualcuno la solleva dal peso dei buonissimi biscotti agli anici (2^ specialità della Valletta dopo i cialdoni) dandoci una buona ammezzata. Ogni volta che fa i sospiri alle mandorle manda il primo campione ad Enio per la validazione della misura. Ormai specializzata in menù vegetariani e preferenziali vari, riesce a cucinare autentiche specialità praticamente con l’erba di campo. Dato che al forno c’ha gli appoggi, suo è il compito del pane per i fine settimana. Tiene tutti su di giri condendo con abbondante peperoncino ogni pietanza che le capiti a tiro, …perfino le torte di compleanno.
Emanuela (…20 anni dopo)
Rimasta affezionata al compito di portare il pane, ormai dosato con precisione certosina, aggiunge ad ogni buon conto qualche pezzo di ciaccia che non ci sta mai male. Si ricorda la quantità di pasta da buttare giù in base ai commensali e al tipo scelto ma deve comunque contrattare con le altre vallettare che hanno sempre paura di tenersi corte con il risultato che spesso la domenica riproponiamo la pasta scaldata, in verità apprezzata da pochi estimatori, tra i quali non è Luciano che conclude invariabilmente “io domani so’ invitato e non vengo”. E’ stata incaricata della scelta dei regali di compleanno cui provvede tra gli impegni di nonna e gli impegni di zia.
Mariangela (… 10 anni dopo)
“Che porto per sabato” è la sua frase preferita, inutili sono i tentavi di farla recedere dal proposito assicurandola che è già tutto a posto. Appassionata del “pig-day” non perde occasione per sviscerare a fondo l’argomento preparazione-stagionatura-conservazione del maiale. Conosce praticamente tutto il paese per nome, cognome e soprannome, ascendenti e discendenti fino alla terza generazione. Per noi è la donna del PABBE (vedi gita in Scozia).
Mariangela (…20 anni dopo)
Da quando è nonna bis non vede altro che le nipoti e la loro frequentazione le permette di aggiornare le genealogie paesane fino alla quarta generazione… o giù di lì. Cerchiamo di tenerle accuratamente nascosto il menù per evitare che porti una seconda cena perfettamente compatibile con quella già concordata ma i nostri sforzi sono vani perché trova sempre qualcosa di gradito per l’uno o l’altro, quando poi si trova al perso arriva con una cassetta di birra “mica va a male, tanto la bevemo no” risponde alle nostre proteste.
Chi siamo boys e girls 2016
Elena Oramai stanziale a Bologna dove ha messo su casa; i musei di ognidove non hanno segreti per lei, prima o poi inserirà anche la Valletta nei beni culturali che con tanta passione cataloga e cura.
Caterina Il ventennale è un anno importante per Caterina perché la vede convolare a nozze con Simone; non ha perso l’attitudine a fare da baby-sitter esercitandosi ogni volta che può con il nipotino Duccio. Stessa solfa per Elena che pur lontana mantiene un canale preferenziale con la nipotina Sofia. La pallavolo continua ad essere una passione coltivata e giocata.
Benedetta Ci tiene a confermare la fede viola e per amore è diventata mezza badenga; divide con Caterina ed Elena la sorte di sorella minore, nonché zia, spupazzandosi il nipotino Lorenzo compatibilmente con l’impegno dell’appalto.
Lucia Resta la passione della pallavolo ma non la “militanza”, a tenerla in forma basta Duccio con la sua vivacità capace di mettere KO sia la mamma che il babbo Claudio.
Andrea Ormai impegnato nello studio paterno deve rimandare al fine settimana happy hour e serate con gli amici. Si mantiene in forma con un regime alimentare sano ed equilibrato ma rimane buongustaio nell’anima e appassionato del buon cibo. Colleziona ricette e non disdegna di cimentarsi con la preparazione di dolci e altro.
Silvio Anche Silvio sarebbe un gran buongustaio, appassionato e ghiotto di qualunque tipo di cibo … causa varie intolleranze però la mamma lo tiene a regime durante la settimana, e la Valletta per lui significa anche mangiare quello che di regola non gli è concesso… si attacca perfino ai grissini di Enio… Per ottenere provvigioni in più, dispensa baci a destra e manca alle cuoche, dimostrando un vero talento da ruffiano.