3 novembre 2024 domenica Crastatone memorabile! purtroppo non solo perché il nostro repertorio piace e coinvolge gli spettatori ma anche perché siamo stati costretti, nostro malgrado, a fare “beneficenza” a un/una perfetto/a sconosciuto/a.
La giornata non era iniziata sotto i migliori auspici dato che Maurizio aveva passato la mattinata a letto febbricitante, tanto da temere di potere essere presente e di poter cantare; e invece eccolo puntuale nella piazza a dare una mano, incoraggiato dal sole che splendeva rendendo l’aria quasi estiva. Tutti ad aiutare per scaricare gli strumenti e iniziare il prima possibile il concerto, “forza, proviamo un pezzo per verificare i volumi e gli strumenti” – “gente, cominciamo a perde’ i colpi… la tastiera è rimasta alla Valletta”. Elvio riparte per andare a recuperarla mentre Giovanni ripassa mentalmente le operazioni di carico del pulmino perché non si capacita di come possa essere stata lasciata.
Passa interminabile una buona mezz’ora mentre i dubbi si fanno sempre più fitti e un gusto amaro prende il posto della piacevole emozione che di solito ci accompagna. Si sta facendo tardi e siamo tutti frastornati e increduli, i brani che abbiamo provato più volte non si possono eseguire senza l’accompagnamento della tastiera, la festa sembra essere irrimediabilmente rovinata. Giorgio non si perde d’animo e si fa portare in breve tempo un eccellente sostituto di sua proprietà, Angela prova alla meno peggio le voci del nuovo strumento e si inizia il concerto.
Come sempre il pubblico viene coinvolto nei cori delle canzoni che stiamo eseguendo a tamburo battente (forse per recuperare inconsciamente il tempo perduto); i nostri immancabili fans e nuove scatenate sostenitrici applaudono calorosamente animando la festa insieme a noi. Angela non ha mancato di indirizzare al misterioso/a manolesta, tacite nonché sentite “benedizioni” ogni volta che si é trovata in difficoltà alle prese con la sconosciuta tastiera, ma quello che dispiace di più è il senso di diffidenza che l’episodio ci ha lasciato, la perdita di un clima di collaborazione in serenità che è così prezioso nella vita di ognuno.