Maggio – Almeno la ventiseiesima festa di compleanno della Valletta quest’anno è stata celebrata, insieme al compleanno di Moreno. Anche Luciano ha spento le candeline della sua torta e poi ci siamo ritrovati in più ampia compagnia per la Comunione di Sofia. Aspettavamo l’estate per scrollarci di dosso un po’ dagli affanni del covid ma le varianti che si sono succedute hanno dato fondo all’alfabeto greco e ancora non se ne vede la fine. Che poi, avendo avuto un’origine cinese, sarebbe stato più coerente usare quei pittoreschi e impronunciabili ideogrammi, tanto alla fine contagio e cura rimangono comunque un mistero dalle mille verità e successive mille smentite.
Un po’ timorosi quindi abbiamo fatto passare il periodo più pericoloso riprendendo la frequenza della Valletta a singhiozzo anche perché a giugno ci sono state le solite partenze di nonne, nipoti e perfino bisnonne per il mare. Emanuela ci ha suggerito di non definirle “vacanze” perché è tornata più stanca di prima! La Valletta ci ha comunque regalato i primi funghi della stagione invogliandoci al ritorno. Giovanni, come sempre “in solitaria” ha reso il bosco più accogliente provvedendo a tagliare alcuni dei tronchi frutto delle recenti potature e falciando il prato di rovi almeno per un tratto intorno alla strada di accesso e alla casa. Sempre in sua propria compagnia aveva montato anche le tende sul retro in previsione di cene all’aperto dato il caldo esagerato di questa torrida estate.
Certo ci siamo ritrovate con il frigorifero vuoto e disabituate a programmare le cene su vasta scala così di volta in volta ci siamo scordate chi una cosa, chi l’altra, costringendoci ad aggiungere alle giustificazioni anche l’età.