Menù di Capodanno con un piatto povero per eccellenza – la polenta – e la raffinatezza dello champagne e del Brunello. Peccato che al momento di metterlo a decantare il Brunello si fosse reso irreperibile: “eppure è stato portato su per Natale” guarda in cantina, apri tutti gli sportelli meno usati “ sicuramente è stato riposto fuori tiro per preservarlo…”, “forse è stato messo vicino al forno”, cerca di qua e cerca di là per scoprire che …era stato già aperto per la cena di ieri e scolato tutto senza alcuna pubblicità ed apprezzamento.
Ci siamo consolati presto con un ottimo Morellino di Scansano dei veri contadini, per fortuna lo champagne era stato portato all’ultimo momento ed abbiamo potuto gustarlo per il brindisi di mezzanotte. La polenta è stata accompagnata dal sugo di carne preparato con tutte le accortezze da
Daniela, dal maiale “gran riserva” portato e cucinato personalmente da Elvio, dal capriolo fornito da Luciano. Ha avuto successo come sempre anche la versione ai 4 formaggi profumata e filante.
Non poteva mancare la polenta dolce di farina di castagne accompagnata da buristo o da ricotta a piacere. Presenti tutti i Vallettari, una rappresentanza dei Badenghi e gli amici di Siena, pochi intimi in pratica, ma c’è da contentarsi visto il giro di influenze e covid che imperversa in questo periodo e che ha decimato le feste di parecchi dei nostri parenti e conoscenti.