Martedì 21.08.2018
ESTONIA: TALLIN: Vanalin la città vecchia
Nel cuore della notte (alle 1,45 ora di Luciano) prende il via la nuova avventura della Valletta Group in tour. Meta: Tallin – Riga – Vilnius Ossia:L Estonia – Lettonia – Lituania, ameni Paesi che si affacciano sul mar Baltico, che molto avranno da raccontarci e noi saremo attenti a coglierne il profondo significato ed il largo respiro delle sue genti.
Primo giorno tutto di viaggio con doppio scalo a Vilnius e poi a Tallin che ci accoglie con l’aria frizzantina, nel tardo pomeriggio, quando, dopo un po’ di coda, raggiungiamo l’albergo “Santa Barbara” posto nelle immediate vicinanze del centro. Una breve pausa e poi via a visitare questa città dove il sole non sembra mai tramontare, forse complice il fuso orario un’ora avanti rispetto all’Italia. Auguri a “Dani Dani”, come sempre però i festeggiamenti saranno rimandati all’indomani insieme a Elvio.
Il centro è accogliente, pulito, ordinato, ricco di monumenti artistici, palazzi, Chiese, piazze, ben illuminato e pieno di vita. Da androni che si affacciano sulle vie principali si entra in piccoli vicoli e piazzette caratteristiche che accolgono una infinità di locali pubblici e laboratori artistici. Gli odori delle varie cucine si mischiano …… ed invitano ad entrare per degustare una cena squisita, cosa che senza indugio facciamo scegliendo un locale che si chiama “controvento” ed ha un so che di … italiano.
Mercoledì 22.08.2018
ESTONIA: TALLIN: Tompea la collina della cattedrale, Vanalin la città vecchia, A est del centro: Rotermann
Dicono che questi Paesi siano luoghi di fiabe e sirene, io ne ho incontrata una … “Tallin”
“Bravi!!! Bel gruppo!!! Finalmente persone garbate… non orde impazzite di turisti che invadono i nostri siti, mordono e fuggono, rubano con l’occhio qualcosa qua e là e spariscono nel volger di poche ore saccheggiando negozi di souvenir… voi no!!!
Voi “risiedete” – “ristate” gustate con papille olfattive i nostri frutti migliori, il silenzio del borgo medioevale, immaginate gli zoccoli dei cavalli che risuonano nell’acciottolato delle strade che conducono al castello. Gettate lo sguardo ammirato dalle alte torri e dalle possenti mura sul borgo sottostante; apprezzate un giardino fiorito, ascoltate, rapiti, il canto sacro, melodia celestiale, che si leva da una Celebrazione Eucaristica nella cattedrale ortodossa. Vi soffermate a ristorarvi nei nostri bistrot o a degustare un gelato artigianale in un luogo incastonato tra vicoli e labirinti. Ammirate le nostre moderne architetture, lasciate che vi mostriamo, non senza meraviglia, la bellezza delle giovani ragazze che, con passo deciso, vanno chissà dove… chissà da chi…con movenze di chi si compiace di essere ammirato. Così vogliamo che la nostra città sia vissuta. Grazie a voi. Buon ricordo
NOTA SU TALLIN
Appena fuori dalla cinta muraria molto particolare è anche il quartiere “Rottermann” che fonde stili antichi e moderni sovrapponendo a vecchie costruzioni nuovi palazzi in perfetta simbiosi tra loro e costituisce una idea di città vissuta con la sua isola pedonale, le piazze, i giardini, i negozi, tutto strutturato a misura d’uomo e dove trova sede appropriata, anche il museo e l’accademia di architettura moderna.
Il 22 di agosto, tradizionalmente di gita, non finisce mai perché si festeggia in contemporanea il compleanno di Dani-Dani e di Elvio. Quest’anno il tema di fondo è “Re e Regina” (chissà perché?”…) e come tali seduti in “trono” a vigilare i sudditi di fronte a noi, siamo stati serviti a tavola con una cena luculliana a base di stinco di maiale, orata alla griglia, dessert con candeline e bibite a go-go… non ci siamo fatti mancare nulla per i nostri 135 anni (complessivi) incassando gli auguri anche dei vallettai rimasti a Piano.
Abbiamo avuto anche l’accompagnamento musicale …dell’antifurto del nostro pulmino che continuava a suonare senza che noi ci preoccupassimo di disinserirlo – non avendolo identificato come nostro – finché la signorina al bancone ce lo ha mostrato nel monitor… che figure barbine!!!
n.d.r. quando intorno alle 10 i vallettai di Tallin chiamano al telefono i vallettai di Piano, si ascoltano in sottofondo risate e voci leggermente su di tono che ci fanno intuire una atmosfera piuttosto allegra … ma che ci mettono nelle bibite a Tallin?…
Giovedì 23.08.2018
ESTONIA: HAAPSALU, PARNU: Da Tallin a Riga lungo la costa occidentale
Tappa di trasferimento da Tallin a Riga
Altro giro, altra corsa – Partenza all’alba (di Luciano) alle 9 in punto siamo già in viaggio, colazionati …rilassati…. Dani-Dani ha potuto usare il suo neologismo, già approvato dall’accademia della crusca: “bako” per chiedere la classica pancetta con uovo.
Siamo pronti ad affrontare la trasferta, per di più allungata nel programma per fare la costa baltica (….?….). Prima sosta ad “Haapsalu “ necessaria al pipì-stop; abbiamo svegliato la gente che era ancora in pigiama … prima delle 11 non si alza nessuno, né persone, né saracinesche. Ne approfittiamo per visitare i resti del castello e la cattedrale gotica del ‘200. Ci rechiamo sulla riva del Baltico o meglio sulla laguna dove intoniamo in coro “una rotonda sul mare”. I cigni, maestosi, stanno in bella posa, con lo stormo dei piccoli anatroccoli, per le foto dei turisti.
Pronti, via, si procede verso Parnu, cittadina ridente sul mare dove ci rifocilliamo con la pausa pranzo e passeggiamo per il corso visitando negozi di lane, sete, lini e souvenir.
E’ sera quando giungiamo a Riga e prendiamo alloggio all’Hotel Tallink (è proprio vero… come un giro dell’oca … si rinizia da capo…)
Usciamo, dopo una breve pausa in camera, per visitare Riga di notte dirigendoci verso il centro, cercando anche un ristorante adatto. C’è vita frenetica nella città che si presenta più caotica e sguaiata di Tallinn, in tutte le vie del centro sembra di assistere ad una “movida” infinita: suoni di orchestre che si sovrappongono, locali affollatissimi, ballerine di disco-dance su cubi, ed in piazza tendoni da circo con band pronte ad esibirsi.
Spossati nella ricerca, ci fermiamo in un bar-bistrot all’aperto senza più avere la forza di scegliere e … non è andata male, il menù era di ottima fattura, poi, stanchi ma felici (e satolli), siamo tornati in albergo per il meritato riposo.
“Doppo i fochi” come si dice da noi, abbiamo capito che tanta animazione era dovuta anche alla festa nazionale che qui, per due giorni, si celebra, per il I centenario della Repubblica.
Venerdì 24.08.2018
LETTONIA: RIGA: Vecriga la città vecchia: attorno alle mura medievali, Kalku Iela e dintorni. Al mercato negli hangar dei dirigibili, intorno al viale della libertà, intorno a Elizabetes iela
“Oggi bisogna portarsi maglione, impermeabile ed ombrello, scarpe con la gomma, perché piove!!!” parola di Ivana… e giù a riempire gli zainetti … “Te Luciano mettiti il golfino che c’è un bel venticello, non annuncia niente di buono” … ordina Elvio … Alle 10 di mattina … un sole … e un caldo che fanno sudare …
Visitiamo Chiese, castelli, cattedrali, palazzi, piazze e percorriamo in lungo e in largo Riga, dapprima assonnata, poi invasa dai turisti. Andiamo al grande mercato posto oltre la stazione, alloggiato in 5 grandi hangar che servivano a ricovero dei dirigibili. C’è di tutto … pesce, carni, latticini, dolci, frutta, verdura, spezie, liquori, panettone, confetture, e poi … borse, sciarpe, lane, indumenti … “E le mutande di lana?” chiedono da Piancastagnaio, “no, quelle no, sennò Luciano le avrebbe subito acquistate”. Puoi comprare …degustare… sedere … lasciarti pervadere da una infinità di odori e sapori.
Usciti per la pausa pranzo abbiamo deciso di tornare in albergo, riposare un po’ e poi recarci, nel tardo pomeriggio, nei parchi che, numerosi e vasti, fungono da polmone alla città. Infine visitiamo il quartiere costruito sotto l’influenza di artisti del periodo e movimento “art nouveau” per poi ritirarci a cena nel ristorante dell’albergo onde evitare di prendere l’acqua, dato che fino ad allora l’avevamo scampata.
Dopo cena proviamo a muovere qualche passo nei dintorni del nostro motel, visto che di chilometri oggi se ne son fatti molti circa 16 come testimonia il contapassi di Letizia. Qui, sprovvisti di parapioggia a sufficienza, ci siamo buscati l’acquazzone che ci inseguiva da tutta la giornata. Così bagnati, stanchi ma felici, siamo andati a letto.
24 agosto 2018 Inaugurata una nuova foto “di coppia”, oh che bello! Giovanni ed Enio sulla panchina al pari di Elvio e Luciano sulla loro, gambetta incrociata ora a destra, ora a sinistra….
Sabato 25.08.2018
LETTONIA: Vidzeme, la Svizzera lettone: Sigulda e dintorni, Turaida
La Valle di Gaiuja – Parchi, castelli
Giornata di scarpinata immersi nel verde. Il cielo è grigio fin dal mattino, c’è rischio di pioggia (poi dimostratosi infondato), per cui partiamo attrezzati per visitare la valle di Gaiuja con il suo meraviglioso sistema di Parchi Nazionali costellati da 3 castelli medievali, corsi d’acqua, piccoli villaggi, il tutto solcato dal fiume Gaiuja da cui prende il nome la valle. Prima tappa la cittadina di Sigulda, meta turistica soprattutto invernale, molto rinomata, accogliente, ordinata e pulita che ci offre la visita del suo Parco immenso, con il castello teutonico (oggi mezzo diroccato ma in restauro). Nel leggere le lapidi commemorative intraviste non appena arrivati a Sigulda, Luciano se ne scappa con un “necrofili” anziché “necrologi” termine che lo inserisce a pieno titolo nella hit dei neologismi capitanata da Dani-Dani e Mariangela.
Passeggiando nel verde abbiamo riassaporato il sufflato di una natura incontaminata che ci ha riappacificato nell’animo dopo i tour de force dei percorsi cittadini degli altri giorni. Visitiamo poi la “grotta dell’amore” ai bordi del parco di Sigulda. Pausa pranzo in un chiosco anni 60/70, posto lungo la strada, dove, degustando una braciata saporita, abbiamo assistito al passaggio della corsa ciclistica (Tour della Lettonia) Riprendendo il cammino visitiamo il castello Turaida (il più bello ed il più importante del trittico) ben conservato nei suoi resti. Costituiva all’epoca il baluardo del potere temporale dei “vescovi-principi” e dominava la vasta zona della Valle “Giuja” fino a riga. Tale potere fu contrastato a lungo dalla riforma luterana, ma essendo ben radicato, cominciò a declinare solo dopo la riforma di Confucio che liberalizzò le professioni religiose riducendo notevolmente il potere temporale della Chiesa. Il sito pullula di negozi e banchetti di souvenir per cui ci siamo occupati anche dei “cadeau” da portare a familiari e amici. Qualcuno ha comprato un “poncho” visto che qui la lavorazione delle lane è diffusa. La terza meta, ossia il “castello-palazzo” di Krimulda, l’abbiamo saltata a piè pari, sia perché il bivio non è stato segnalato per tempo all’autista, sia per l’ora tarda (ma in realtà perché c’era da fare una bella scarpinata a piedi, in salita e … diciamo così … minacciava pioggia …) Appunto ha cominciato a cadere – la pioggia – lemme, lemme, solo nelle immediate vicinanze dell’albergo …
In tutta la giornata, attraversando i boschi in auto, abbiamo notato una miriade di persone uscire dalle macchie di verde, con ceste piene di funghi … e Ivana … rodeva …
Dopo cena, a spasso per Riga, arriviamo nei pressi del canale ed Elvio confonde le 5 arcate illuminate del ponte della ferrovia con i 5 tetti degli hangar del mercato (vedi cartolina a riprova).
Domenica 26.08.2018
LETTONIA: Zemgale, l’antica Semigallia: Rundales Pils
Trasferimento da Riga a Vilnius passando per Rundales)
Oggi lunga trasferta (330 Km. Circa) tra le due capitali, toccherà di nuovo sorbirsi le lamentazioni di Enio riguardo al navigatore: il suo navigatore “ omo” l’avverte molto prima dei bivi o indicazioni, mentre secondo lui, la voce femminile del pulmino noleggiato, è in ritardo quando dà le indicazioni, “metti l’omo” è diventato il leitmotiv di questa vacanza. Lasceremo la Lettonia e ci fermeremo in Lituania non prima di aver visitato “Rundales Pils Muzeis” ossia il Palazzo-Museo di Rundales, residenza estiva dei duchi di Curlandia eseguita in stile barocco su disegno di Rastrelli, lo stesso architetto del palazzo di inverno di San Pietroburgo. La dimora è sontuosa composta da ingresso semicircolare con scuderie per cavalli , ampio piazzale e palazzo Ducale ad “U” rovesciata che ospita su più piani una miriade di stanze, dalla sala del trono alla sala dei ricevimenti, alle camere da pranzo e da letto, agli studioli, alla biblioteca, tutti perfettamente arredati in stile Luigi II e che presentano alle pareti stucchi e decori in stile Barocco / Rococò con fine tappezzeria ed affreschi del Martini. Un giardino immenso alla “francese” fa da cornice sontuosa a questa meraviglia incastonata in aperta campagna.
Riprendiamo il cammino verso Vilnius, la campagna ora è coltivata ed il panorama fitto di boschi lascia il posto ad ampie distese di campi coltivati a cereali ed ortaggi. In tutta la strada non troviamo un’area di sosta attrezzata con ristorante, alle 3 del pomeriggio, finalmente ci fermiamo in un locale a bordo strada dove, tra l’altro, mangiamo molto bene con modica spesa con gran gioia del cassiere Giovanni. Arrivati a Vilnius, stanchi, non ci resta che recarci all’ albergo Grothus, piccolo ma accogliente posto al centro, per riposare un po’ prima di uscire in visita della città. La pioggia che comincia a cadere copiosa condiziona la passeggiata e così ci rifugiamo in un locale a passare la serata.
Lunedì 27.08.2018
LITUANIA: VILNIUS: Senamiestis la città vecchia: centro storico, i quartieri intorno al municipio. I dintorni di Vilnius: il castello di Trakai
Il tempo è freddo ma almeno non piove. Dopo una buona colazione si parte per la visita della città che si presenta più pacata e pulita di Riga , sotto questo aspetto assomiglia di più a Tallin, e ci offre numerosi monumenti artistici anche se più sparsi in vari punti del centro storico. Notevole la Piazza del Duomo con la torre campanaria caratteristica perché distaccata dal complesso basilicale. Lo stile tardo gotico e neoclassico tradisce i numerosi rimaneggiamenti subiti dal complesso nel corso dei secoli fino agli arredi barocchi degli altari. A fianco della cattedrale si ergono il Palazzo dei Duchi e, sopra un alto promontorio, il vecchio castello in restauro con la grande torre di avvistamento da cui si domina la città in un panorama mozzafiato. Grandi parchi e spazi di verde pubblico attrezzati per i giochi dei bambini, sono una bella realtà e costituiscono la caratteristica della cultura del verde e del vivere sociale non solo di Vilnius ma di tutte e tre le capitali baltiche. Attraversiamo il Parco di San Bernardino vasto, ordinato e pieno di varietà floreali, per visitare le Chiese di Sant’Anna in stile primo gotico tutta in mattoni e la Chiesa di San Crispino. Ci rechiamo poi, proseguendo nel corso principale, a visitare la città universitaria, cuore pulsante della cultura e del costume di questa città e punto di riferimento per i paesi limitrofi. L’Università, la cui costituzione risale al 1400, è ed è stata centro di sviluppo di idee, cresciute anche in contraddizione tra loro, sia di tendenze cattoliche che luterane, per giungere ai tempi nostri quando si sono sviluppate idee èiù laiche e liberali. Nel bel cortile centrale dell’Università si affacciano arcate sovrastate da affreschi di pittori italiani, la Cappella della “Alma Mater” e la bella Chiesa di San Giovanni. Una biblioteca-libreria offre la vista dei suoi soffitti a volta, molto bassi, tutti affrescati con scene di vita universitaria. Per la pausa pranzo ci sediamo al ristorante-bistrot “El Mercado” di ispirazione e cucina spagnola. Elvio suggerisce di entrare credendo di aver letto che il menù costa da 11 a 15 euro, ci accorgiamo, una volta entrati che invece era l’orario in cui la cucina era attiva. Ci siamo seduti comunque e … nel leggere il menù … abbiamo visto che i prezzi erano notevoli… per fortuna offrivano la “paella” per due a prezzo modico e così, pur sforando di poco il budget, abbiamo mangiato bene rinverdendo i ricordi del trascorso viaggio in Spagna.
POMERIGGIO A TRAKAI
A circa 30 Km. Da Vilnius ci rechiamo in pulmino in visita al lago ed al castello di Trakai (o Traku), una amena località costituita da una cittadina affacciata sul lago omonimo con una serie di isolette, nella più grande delle quali sorge un castello in mattoni molto pittoresco (completamente rifatto, con i soli basamenti in pietra originali) per visitare il quale occorre percorrere due lunghi pontili o prendere dei battelli ormeggiati sul lungo lago. Cigni maestosi e anatre solcano indisturbati le acque lacustri placide e limpide, offrendosi alle foto dei turisti che affollano il sito ricco di numerosi negozietti di souvenir. Tornando a Vilnius, facciamo il pieno nel pulmino che l’indomani restituiremo alla “Herz” presso l’aereoporto.
E’ TEMPO DI STATISTICHE
– Con il pulmino abbiamo percorso circa 950/1000 Km. consumando 64 litri di gasolio (quasi 15 Km/Lt)
– A piedi (dati estrapolati dal contapassi di Letizia) abbiamo percorso circa 75 Km. consumando … due suole di scarpe ciascuno (circa)…!!!
Si torna a casa, rimettiamo le lancette un’ora indietro. Chiudiamo gli occhi quasi a rivivere un sogno
Cosa resta…
Due occhi di ghiaccio che / riflettono il blu del Baltico,/ il verde delle Betulle
e si sciolgono in lacrime silenti / tinte di marrone del mascara / o delle immense distese dei campi.
Voglia di vita / di gioventù spensierata / di bimbi giocosi / che animano le città /oggi invase da turisti
ricche di storia /affascinate da fiabe e leggende.
Gusti e saposri decisi, forti / modi delicati, cortesi, educati
cultura e arte / custoditi in scrigni / come beni preziosi.
Spazi immensi / gestiti a misura di uomo / fruibili ai più
rispettati da tutti / per essere lasciati / in dote / a generazioni future.
Aria frizzante / clima bello, accattivante / che respiri a pieni polmoni / e ti rinfranca l’animo
…chapeau…
Grazie Elvio
… e si sollevò
Nell’aria,
intrisa d’incenso,
un canto angelico.
I brusii si chetarono
e quell’armonia
si amplificò
spandendosi nella Chiesa
in un gesto
di comunione…
Basilica ortodossa di Tallin 22.08.2018
Paesi Baltici 2018 Video