diario di viaggio |
Budapest & Praga (19-26 Agosto 2003)Gita, non gita - gita, non gita - GITA! Mai come quest'anno le sorti del viaggio sono state incerte: in primis abbiamo aspettato Daniela confidando fino all'ultimo momento che ce la facesse a partire con noi, poi gli sforzi per convincere Angela e famiglia ad aggregarsi e di conseguenza l'incertezza tra itinerario all'estero o in Italia, viaggio in auto o in aereo... insomma a fine luglio, a giochi fermi: senza Daniela e Enio, senza Peppe e famiglia, Giovanni ha imbroccato la dirittura di arrivo prenotando sul filo del rasoio un volo per "sole" 12 persone, partenza con comodo il pomeriggio del 19 agosto, rientro con comodo il 26 pomeriggio compresa la cena del primo giorno a cura della compagnia aerea e cena dell'arrivo a cura dei mancati gitanti. 19 Agosto 2003Partenza pomeridiana per Budapest, Luciano non ha avuto scuse per arrivare tardi cosi' e' stato puntualissimo. Primo contrattempo al ritiro bagagli quando e' arrivato il beautycase di Ivana tutto avvolto col nastro adesivo, si pensava ad un controllo della security e invece era proprio, andato in frantumi spargendo il contenuto nel magazzino dell'aereoporto.
20 Agosto 2003Piacevole incontro con la nostra guida Lilla, sia per l'aspetto che per la professionalita' con la quale ci ha guidati e incantati nel giro della citta' mostrandoci la chiesa gotica di Matthias, ricordato come uno dei re ungheresi piu' illuminati (non per niente aveva una moglie italiana) al cui interno sono conservati i simboli dell' antico regno: la corona, lo scettro e il pomo. Un bellissimo organo accompagnava, insieme ad un intera orchestra, il suggestivo coro della Chiesa durante la Messa. Panorama di Pest dal Bastione dei Pescatori con le sue sette torri e dalla collina Gellert, per poi continuare la visita alla piazza degli Eroi, dove sono raffigurati i re dell'Ungheria e dove Lilla ci ha raccontato, a grandi linee, la storia dello Stato.
La gita e' gita, ma il riposino pomeridiano e' sacro, per cui si riparte nel pomeriggio belli freschi e ripuliti e, addirittura a piedi; Elena e Riccardo sono andati a vedere da vicino le fontanelle a geiser subito allontanati da un vigile zelante, tanto che e' rimasta la sola alternativa di una sosta nel parco in fila sul muretto. Siamo incappati anche nel patrono della citta', Santo Stefano, con grande festa religiosa completa di messa solenne sul sagrato del Duomo, processione seguitissima dal popolo e fuochi serali veramente spettacolari. Mariangela avrebbe voluto partecipare alla processione di ringraziamento per il primo raccolto di grano della stagione, ma l'attesa prolungata ha scoraggiato il resto della compagnia. Ci e' piaciuto poco il pane e formaggio che avevamo comprato attirati dalla forma uguale ai nostri biscotti con gli anici.
21 Agosto 2003Svegli e pimpanti partiamo per l'escursione all'ansa del Danubio. Prima tappa Esztergom (60 km a nord) con visita all'imponente Basilica che e' tra i primi insediamenti religiosi dell'Ungheria. E' stata visitata anche dal Papa in quanto conserva i resti di un sacerdote a lungo perseguitato. Il caldo ci incalza ma non ci scoraggia cosi' arriviamo a
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Visegrad e la sua antica roccaforte medievale. In una stanza era stato ricostruito lo storico incontro di tre re attorno ad un banchetto; nel caso che non avessero trovato un accordo, nella stanza accanto era approntata una bella e convincente sala di torture. Dopo tre o quattro tentativi per dare gli auguri a Daniela, che si era resa irreperibile con grande incavolatura di Andrea, finalmente il gruppo ha potuto intonare il coro dell'happy birthday.
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Niente riconcilia gli animi come un ottimo pranzo tanto piu' se tipico sia nel menu' che nell'apparecchiatura della tavola: orci di terracotta per vino e acqua, terrine per le zuppe e bavaiole con corona in tinta per tutti i commensali. I gitanti hanno mostrato un vivo interesse per il tavolo tondo, girevole al centro, che consente a tutti di servirsi senza fatica; e' in corso un bando d'asta per brevettare un marchingegno simile per la Valletta. Andrea per la verita' ha mostrato un interesse maggiore per i cosciotti di tacchino cui ha fatto veramente onore. |
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Satolli, accaldati e un po' alticci, dato che il vino meritava, siamo risaliti in pullman alla volta della graziosa Szentendre, 19 km a nord di Budapest. Piena di negozietti non abbiamo potuto fare altro che comprare qualcosa da portare come ricordo della gita. Rientro a Budapest nel pomeriggio e acquisto dei biglietti per la gita in battello prevista per la sera. |
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Per non perdere l'abitudine alle famose cene al sacco della Valletta Group in gita, cena, per quanto frugale, sulle scale del molo: o una pera o una mela o un panino. Gita romantica in battello sul Danubio, per concludere la serata, fra musica tzigana e degustazione di champagne alla vista dei pontili e delle rive splendidamente illuminati. |
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22 Agosto 2003Ultimo giorno a Budapest, giornata libera, perlustrazione del mercato Centrale Coperto dove ci hanno colpiti i montini di ali di pollo, di zampe di pollo, di carcasse di pollo, e chi piu' ne ha piu' ne metta ... ma sempre di pollo. Vendita diretta di latte fresco, ricotta, e latticini vari a temperatura ambiente: circa 38 gradi. |
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Di nuovo pranzo al sacco stavolta sull'isola Margherita al centro del Danubio, dove i gitanti speravano di trovare un po' di refrigerio, ma sia il parco, sia le terme erano infuocate dal sole. Ormai pratici di Budapest abbiamo utilizzato la metropolitana ma solo per l'andata. Rientro dall'isola senza biglietto del tram, con la paura che qualche controllore ci beccasse: per non rischiare piu' del necessario siamo scesi alla piazza Oktogon, una fermata prima del nostro albergo. |
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Le valige erano gia' pronte dalla mattina, ma la nostra ottima organizzazione non poteva prevedere il ritardo dell'aereo che e' partito un'ora dopo. |
Arrivo
a Praga appena in tempo per la cena gia' prenotata ed offerta dal nostro Ezio
(agenzia di viaggi), brindisi alla salute di Elvio che festeggiava il
compleanno. Il coro di auguri ha richiamato l'attenzione di una cliente che si
e' associata al brindisi commossa dall'idioma italiano dato che era sposata
con un nostro connazionale. |
23 Agosto 2003Di buon mattino, si fa per dire, gadolli per l'abbondante colazione, e non si fa per dire, ci viene incontro Joanna che ci fa da guida (si fa per dire) per la citta'. Abituati alla professionalita' e passione di Lilla la giovane eta' e la preparazione acerba di Joanna, unita a una propensione per il venale e ad una scarsa conoscenza della lingua, ci ha delusi. L'escursione prende il via dal castello di Praga, all'ingresso del quale il pullman ci scarica come pacchi postali. Quindi, col cavallo di San Francesco, ci inoltriamo verso il castello che ha l'aspetto di una cittadella fortificata. Al suo interno grandi piazzali in cui si affacciano la reggia e i palazzi signorili. |
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Ci coglie di sorpresa la cattedrale di S.Vito che scopriamo immediatamente all'uscita di una galleria e sembra caderci addosso con la sua mole in mancanza della classica piazza che si trova davanti a tutte le cattedrali in genere. Lo stile gotico dell'interno ci ripaga della prima sconcertante impressione.
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Attraversiamo il vicolo d'oro - di nome e di fatto dato che si deve pagare per accedervi - diretti verso ponte Carlo all'interno di Praga 1 (citta' vecchia). Le casette del vicolo sono minuscole ed essenziali perche' ricavate nello spessore delle mura perimetrali, i piccoli locali, al massimo di due piani, accolgono al loro interno negozietti di souvenir con un arredamento d'epoca e sono corredati o da un camino, o da un gabinetto. Dice Elvio, da una parte ci si scalda e dall'altra si evacua. |
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Il fiume ha un fascino indiscusso, e la migliore veduta la offre il ponte Carlo (voluto dall'imperatore Carlo IV) con le sue famose statue. |
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Visita d'obbligo, alla nota torre dell'orologio, alle una in punto per assistere al girotondo delle statue ed ammirare l'orologio astronomico. A Giovanni la piazza del Comune o dell'orologio e' sembrata finta. |
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Pranzo in pizzeria offerto da Elvio, altro che brindisi e basta, e ritorno in hotel a piedi passando per piazza Venceslao con tappe di obbligo a vetrine per le signore e panchine, con vista panoramica dei fondoschiena delle passanti, per i signori. Questi ultimi al riparo di vistosi occhiali da sole, allungavano con impertinenza gli sguardi su quel po' po' di ben di Dio, poiche' non potevano allungare le mani. Accontentate tutte le esigenze, compresa quella di riposare i piedi dopo questa immane scarpinata, stanchi ma felici, si fa ritorno all'hotel con riposo pre cena ed idromassaggio per Andrea, Elena, Caterina, Riccardo e Giovanni (che si e' infiltrato nel gruppo giovani). Cena al ristorante con ali di pollo fritte- passeggiata notturna con gelato fino a piazza San Venceslao. |
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24 Agosto 2003Escursione ai castelli. Castello di Knopiste appartenuto ad uno dei piu' grandi cacciatori della storia con gufi, aquila reale e orsi all'esterno e circa 4050 corna all'interno (non ci e' stato detto se le corna erano tutte del conte o se la moglie ha contribuito alla collezione), pranzo tipico incluso nelle vicinanze. |
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Si prosegue per il castello di Karlstejn in cima al cucuzzolo della montagna, come si evince dal contributo fotografico. Siamo arrivati con la lingua di fuori, ma valeva la pena; anche qui, come nella cattedrale di San Matthias, era conservata una copia dei simboli dell'antico regno: lo scettro, e la corona oltre a diversi affreschi raffiguranti i primi re-santi. Il castello era stato ampiamente ricostruito ma conservato con cura, tanto che alcune sale non erano aperte al pubblico. Scesi nel paese ci siamo tuffati nel mercatino per acquisti vari destinati a parenti ed amici, tra cui la borsa all'uncinetto per Angela. Rientro a Praga, neanche a dirlo, per il rituale riposino. |
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Per vedere Praga di notte prendiamo la metro e ceniamo in centro vicino alla torre dell'orologio (Da Giovanni). |
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25 Agosto 2003 Ultimo giorno pieno, giornata libera. La meta odierna
e' la Chiesa della Vergine Maria della Vittoria (famosa per il Gesu'
Bambino di Praga) per incontrare padre Anastasio e portargli i saluti
dei Pianesi che conosce ... obbiettivo raggiunto. Ci accoglie con calore
caricandoci di regali, (di cui uno per Riccardo, pesantissimo) e di
santini del Bambino Gesu' da distribuire a casa. Il Padre ci racconta
della sua missione in Africa dove ha impiantato una ricca coltivazione
di frutta creando una opportunita' di lavoro retribuito a circa trecento
persone. Appena un giorno prima aveva salutato un altro gruppetto di
Piancastagnaio. |
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Vicino a Ponte Carlo la Moldava incrocia con un canale formando l'isola di StreleckyOstrov, tutelata come parco. Luciano ci mostra il livello dell'acqua nei muri delle case che arrivo' a 2,30 metri nella scorsa alluvione Tutti noi abbiamo pensato, rivedendo le foto lasciate a testimonianza del fatto, all'alluvione di Firenze del 1966. |
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Proseguiamo il tour su ponte Carlo per raggiungere la solita pizzeria del 23 agosto; lungo la strada ripassiamo la sincronia del passo col saltello sotto lo sguardo curioso e divertito dei passanti (da un confronto con le foto della gita in Scozia si vede chiaramente che il salto degli "anziani" e' molto meno agile di allora. c.d.r. - cattiveria di redazione). |
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Dopo pranzo secondo obbiettivo della giornata il regalo per Daniela, un autentico Swarowski difficile e pesante da far entrare in valigia, tanto che ce lo siamo tirato a sorte. Rientro in hotel e riposino d'obbligo,tra qualche anno i nostri andranno non piu' a fare le gite all'estero ma vari riposini nelle capitali internazionali. Il solito gruppetto di aficionados si e' recato nella piscina dell'idromassaggio: stavolta Giovanni e' entrato con cautela evitando cosi' di piombare nell'acqua alta perdendo l'equilibrio (come ha fatto invece la prima volta), Andrea si e' mosso in punta di piedi evitando il fenomeno delle onde di ritorno e acqua alta provocate la prima volta, e tutti si sono potuti godere il bagno risoratore. Si cena di nuovo al ristorante della ali di pollo fritte, molto gradite da Andrea che ci rifa', Elvio a fine cena ordina il gelato con il gusto che non c'e': un po' come la barzelletta del cappuccino e brioches con le brioches che sono finite! |
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Dopo cena i ragazzi compreso Riccardo preferiscono rimanere in hotel, noi proseguiamo la visita della citta' by night. |
26 Agosto 2003La vacanza e' gia' finita, dopo colazione si parte per l'aereoporto, la meta odierna e' la Valletta per la cena offerta da Angela e Peppe con lo straordinario contributo di Daniela rediviva che sfaccenda tutta la sera per accogliere degnamente il figliol prodigo e il resto della compagnia. |
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