SOTTO L’ALTO PATROCINIO DEL DECANO NONCHE’ SINDACO DELLA VALLETTA
Ing.EGNO
nonché DELLA COMPAGNIA LA VALLETTA’ S FRIENDS
VI PRESENTIAMO
Cominciò quasi per scherzo:
“Lo sapete? State in guardia!
controllate un po’ le carte,
c’è l’ottava salvaguardia,
la domanda presto fate
chè l’età e di requisito
e magari ci rientrate
pe’ un diritto ormai acquisito.
Così Peppe, ed Elvio pure
i modelli han consegnato
affidandoli alle cure
dell’EPACA Patronato.
Mentre Peppe da un pochetto
carezzava ‘sto traguardo
Elvio invece, presto detto,
lo pesava con riguardo:
“Non è detto che ci tocchi…
certo è l’INPS che decide…”
Fino a maggio niente sblocchi
ma poi sopra ci si ride:
“Fino a che non c’è il valsente
non mi dico pensionato,
va che l’INPS poi se ne pente
e io resto qui fregato!”
Quindi per scaramanzia
… o per farci un po’ l’orecchio
la notizia passa via
“tanto aspetterem parecchio”.
Ed invece pronti in Banca
so’ arrivati gli arretrati
e pur se qualcuno manca
siamo stati qui invitati.
Noi portiamo per omaggio
al patito musicale
di cucina un piccol saggio
e le cuffie pe’ ascoltale (licenza poetica)
poi speriamo non ecceda
nel suo fare puntiglioso
i pensieri altrui non leda
per non essere noioso.
Al cultore del cavallo
un completo per l’estate
che si goda senza fallo
in amene passeggiate
pure a lui un bel manuale
“l’orto – la coltivazione”
i prodotti, se ben vale,
ci godremo a profusione.
Ora che in pensione state
stessa strada, i metri quelli,
se per caso vi sbagliate…
siete adatti anche al “Pacelli”
Un capitolo si chiude
siamo già alla terza età
sol Luciano, pe’ conclude,
è rimasto a lavorà.
la Valletta , seriamente,
assomiglia a Villa Arzilla
per l’età semplicemente
… per il resto invece brilla.
Così stando ormai la cosa
tanti auguri ai pensionati
buone cose a iosa, a iosa
ai recenti e ai stagionati.
a
peppe pensione (da Elvio)
RIAVVOLGI IL NASTRO E’ IL FILM DI UNA VITA
Nemmeno nello strappo finale ed in vista del traguardo, alcuno dei due accenna allo scatto, anzi ci siamo presi per mano ed abbiamo tagliato insieme il traguardo, levando le braccia al cielo
Gli ultimi tratti di strada sono sempre i più ardui perché la fatica si fa sentire ed il fiato diventa corto, tuttavia se l’uno accelera e vede che l’altro non ce la fa, allora aspetta, rallenta ed incoraggia il compagno dicendogli che la meta è vicina
Ne abbiamo percorsa di strada insieme, passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, ogni giorno di ogni anno per tanti anni senza mai voltarci indietro
Oddio qualche piccolo screzio e qualche incomprensione non sono mancate ma ha sempre prevalso l’idea del bene comune, prima dell’interesse personale ed è questa la panacea di tutti i mali
Abbiamo sempre saputo che, per qualsiasi difficoltà, per qualsiasi problema, per qualsiasi circostanza, l’uno era il punto di riferimento per l’altro
Persone così diverse per struttura fisica, personalità, carattere, come possono essere gemellate? Come possono restare in sintonia?
Abbiamo avviato l’attività insieme, tuffandoci in un mare di incognite, eppure …
Avevamo i nostri impegni da lavoratori dipendenti ma forse gli astri stavano per noi scrivendo un’altra storia
Momenti belli densi di felicità ma anche irti di dure difficoltà, sempre condivisi in due
Le nostre famiglie cresciute in simbiosi hanno visto maturare i nostri sentimenti ed affetti
Due giovani brillanti, in una società aperta che non aveva paura di sognare e che dava opportunità a chi le sapeva cogliere
Abbiamo vissuto in libertà i migliori anni della nostra gioventù:
inventando, cantando, creando un movimento difficilmente ripetibile
Ci siamo ritrovati dopo gli studi superiori … come non ci fossimo mai lasciati …
Qualcuno era andato fuori a studiare ma il pensiero era sempre rivolto al paese di origine
Le scuole elementari ed i giochi vissuti nel “chiasso” ci hanno visto sbocciare alla vita, in un borgo pieno di grida per la gioia dei figli abituati alla vita della strada
Nati nella stesso anno, nella stesso paese, nella stessa contrada …
GEMMELLI DIVERSI
Se siamo qui, oggi, a festeggiare la “meta” della “pensione”, lo devo anche a te
Grazie Peppe
Giugno 2017 Elvio
Elvio pensione (da Peppe)
Da principio cominciando
siamo insieme fin da quando
babbo e mamma, bontà loro,
impastarono un figliolo
il secondo in verità
che’ uno solo ‘un po’ basta’.
La materna no, non c’era
ma la scuola era più seria:
a far creta pe’ le greppe
c’eran Elvio e pure Peppe,
portacenere e disegni
eran tutti i nostri impegni,
Elvio ai posti di comando
…Peppe arriva ‘un si sa quando:
Eran tempi spensierati
come non ci son più stati.
Quando andasti a Pitigliano
eri troppo fuori mano
ma gli amici, tuttavia,
si ritrovan per la via:
“Che ci fai solo, solino?
Io conosco un posticino,
vieni giù alla Pinetina
si farà una cantatina”.
A braccetto incamminati
non ci siamo più lasciati
sempre insieme nel lavoro
come pure nel ristoro.
Vuoi una pecca non ci sia?
Quella è la tifoseria,
la ragione è presto data:
ti sei scelto la sbagliata!
Ora dunque, in conclusione
è arrivata la pensione
e pertanto senza fretta
festeggiam con la Valletta.
P.S. Lo diciamo con mestizia
perché mancano Luciano e Letizia.